Diciamo l’altro e cerchiamo il simile, muoviamo verso l’altro restando in noi stessi; arroccati, bramiamo la fusione, di modo che sia l’altro ad essere per noi – e morire al nostro posto, magari… – anche se per assurdo, neanche l’altro ha la più pallida idea di cosa sia essere. Individuazione appena abbozzata, e che resta tale; cordone ombelicale che psicologicamente non si riesce a tagliare, tanto sembra normale proseguire sulla sua scia. Vita prolifica in nuce, che continua a muovere sugli stessi solchi lineari in un tempo circolare, facendo sì, che si creda di portarsi avanti, mentre invece si continua a girare su sé stessi, proiettando esteriormente il proprio interno, di modo che l’esterno mai non sia e neppure l’altro… inclusi noi: è così che si muore senza essere mai vissuti.
Vita prolifica in nuce
Crediti
Quotes per Anna Maria Tocchetto
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