Observed in a DreamConsiglio a tutti di vivere un po’ di anni lontani dal proprio paese. Non si imparano soltanto le lingue, ma si scoprono tante cose preziose, per esempio che: fuori dall’Italia la furbizia non funziona (anzi), il merito viene riconosciuto, si rispettano le regole elementari della vita civile, un divieto è un divieto, la Pubblica Amministrazione funziona meglio, non c’è bisogno di raccomandazioni per ottenere quello cui si ha diritto, c’è puntualità, e non solo nei trasporti pubblici, non si trova immondizia per strada, eccetera.
Non è soltanto un modo per vivere meglio, ma è l’espressione di una mentalità, di una cultura più rispettosa nei confronti del prossimo. Nel nostro paese prevale la tendenza a pensare a sé stessi, e ad avere scarso interesse (e rispetto) per gli altri e per IL BENE COMUNE (aggiungo io: ANCHE IL NOSTRO). Chi torna in Italia dopo aver vissuto qualche anno in Nord Europa o in Nord America si sente a disagio nel ritrovarsi in un paese dove la furbizia paga, il merito non viene riconosciuto, non si rispettano le regole elementari della vita civile, la Pubblica Amministrazione funziona male, è necessaria una raccomandazione per ottenere quello cui si ha diritto, le strade sono invase dall’immondizia. E si capisce meglio anche quali sono i valori da ripristinare nella vita pubblica. Una società non è soltanto la somma di tanti individui, ma consiste soprattutto nella rete di relazioni tra tutte le sue parti. Il nostro paese è pieno di menti intelligenti, ma manca di un’intelligenza di sistema…manca, in altre parole, di senso della collettività, che è l’effetto sinergico che rende un popolo vincente ad ogni livello.

Crediti
 Piero Angela
 Il mio lungo viaggio: 90 anni di storie vissute
 SchieleArt • Heritage Images Observed in a Dream • 1911




Quotes per Piero Angela

Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti.
Le domande invece sono il vero motore dell'attività mentale: un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano.
L'uomo deve dubitare: il dubbio è un atteggiamento di ricerca, di esplorazione: la certezza, soprattutto quella ideologica o dogmatica, possono forse renderlo più integrato, e in un certo senso più felice, ma con un costo intellettuale molto elevato, che è quello della sua rinuncia a dubitare, esplorare, e quindi pensare.

La biologia, si dice spesso, rischia di darci a breve scadenza in terribile potere: quello di manipolare il cervello e la personalità, di programmare gli uomini nelle loro idee e nel loro comportamento. Qualcuno afferma, addirittura, che un dittatore potrebbe profittare di queste nuove scoperte per ridurre in suo potere altri uomini, privandoli della loro libertà mentale, violando la loro capacità di esprimere sé stessi...  L'uomo e la marionetta

L'insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede suo figlio: il cervello. Glielo affida perché lo trasformi in un oggetto pensante. Ma l'insegnante è anche la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli, perché diventino il paese di domani.

L'amore colpisce in modo subdolo, spesso improvviso. È un sentimento irrazionale che penetra dolcemente e invade tutto l'organismo, come un'endovenosa che si diffonde capillarmente e che modifica il nostro modo di pensare e di agire. Provocando, a volte, una narcosi totale.

Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno. Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo.
Un figlio prima deve diventare un uomo inteso “persona con valori”. Non puntiamo solo sulle prestazioni.