Murales

Adesso, mi intestardisco il più possibile. Perché? Voglio essere poeta, e lavoro per rendermi veggente: voi non ci capireste niente, ed io non saprei come spiegarvi. Si tratta di arrivare all’ignoto mediante la sregolatezza di tutti i sensi. Le sofferenze sono enormi, ma bisogna essere forti, essere nati poeti, e io mi sono riconosciuto poeta. Non è colpa mia. È falso dire: Io penso: si dovrebbe dire mi si pensa. – Perdonate il gioco di parole. Peccato per il legno che è il violino, e ignaro delle provocazioni, cavilla su ciò che ignora del tutto!

Crediti
 Arthur Rimbaud
 Pinterest • Luis Gomez Murales • 




Quotes per Arthur Rimbaud

Forse è su questi piani che s’incontrano lune e comete, favole e mari.
Nelle ore d’amarezza immagino sfere di zaffiro, di metallo.
Sono padrone del silenzio.  Infanzia

Tanto peggio per il pezzo di legno che si ritrova violino, e dannazione agli incoscienti, che argomentano su quello che ignorano del tutto!

Sull'onda calma e nera dove le stelle dormono
fluttua la bianca Ofelia come un gran giglio, fluttua
lentissima, distesa sopra i suoi lunghi veli...
- S'odono da lontano, nei boschi, hallalì.
Da mille anni e più la dolorosa Ofelia
passa, fantasma bianco, sul lungo fiume nero;
da mille anni e più la sua dolce follia
mormora una romanza al vento della sera.
La brezza le bacia il seno e discende a corolla
gli ampi veli, dolcemente cullati dalle acque;
le piange sull'omero il brivido dei salici,
s'inclinano sulla fronte sognante le giuncaie.

Le sere azzurre d'estate, andrò per i sentieri,
Punzecchiato dal grano, a calpestare erba fina:
Trasognato, ne sentirò la freschezza ai piedi.
Lascerò che il vento mi bagni il capo nudo.
Non parlerò, non penserò a niente:
Ma l'amore infinito mi salirà nell'anima,
E andrò lontano, molto lontano, come uno zingaro,
Nella Natura, - felice come con una donna.

In un fienile, dove sono stato rinchiuso a 12 anni, ho conosciuto il mondo e ho potuto illustrare la commedia umana. In una cantina, ho imparato la storia. A qualche festa di notte, in una città del Nord, ho ritrovato tutte le donne degli antichi pittori. In un vecchio passaggio da Parigi, mi hanno insegnato le scienze classiche. E in una splendida villa, circondata dall'intero Oriente, ho compiuto la mia immensa opera, e ho vissuto il mio illustre ritiro. Ho bruciato il mio sangue. Il mio dovere mi sarà risparmiato. Ma non bisogna pensarci più. Sono davvero un essere dell'oltretomba. E niente commissioni.