Egon Schiele - Nudo femminile accovacciatoNudo Femminile Accovacciato, realizzato nel 1914 e conservato presso il Leopold Museum di Vienna, si rivela un’opera di capitale importanza per comprendere l’evoluzione stilistica e la profondità psicologica di Egon Schiele. Questa composizione, che si manifesta come un’indagine intensa sulla condizione umana, è ulteriormente arricchita dalla presenza di un autoritratto sul verso, elevando la complessità interpretativa e aprendo un dialogo intimo tra la figura femminile e l’autorappresentazione dell’artista.

L’opera, realizzata con matita nera e gouache su carta sul recto, presenta un Nudo Femminile Accovacciato caratterizzato da un tratto spigoloso e incisivo che segna un distacco dalle linee più morbide dello Jugendstil, anticipando la sovranità delle sue opere tarde . La figura femminile, colta in una posa accovacciata, si manifesta con una certezza quasi sonnambolica, che testimonia la padronanza tecnica dell’artista. Il corpo, delineato con un tratto deciso, è reso con una combinazione di linee marcate e ombreggiature delicate, con una stilizzazione del volto e una colorazione fredda, scarsa e secca della pelle che conferiscono un’atmosfera di intensa emotività e introspezione. La figura è raccolta su se stessa, con le gambe ripiegate e le braccia che si protendono in avanti, creando un effetto di chiusura e di intimità. La combinazione di matita e gouache sul recto testimonia la versatilità di Schiele nel campo della grafica, un ambito in cui le opere su carta rappresentano un territorio espressivo autonomo e compiuto.

Egon Schiele - Autoritratto (Testa)Sul verso del foglio, realizzato con matita su carta, si dispiega un autoritratto, Autoritratto (Testa), 1914 , che si presenta come un’indagine dell’artista sulla propria identità e sulla propria interiorità. Il volto è delineato con un tratto rapido ed essenziale, ma allo stesso tempo preciso, che riesce a cogliere l’espressione concentrata e intensa dell’artista. L’assenza di colore e la riduzione all’essenziale conferiscono all’autoritratto una forza espressiva particolare, rivelando la capacità di Schiele di trasmettere con pochi tratti la complessità della sua interiorità. La disposizione del volto, posta verso l’alto, sembra dialogare con la figura femminile del recto.

La scelta di combinare matita e gouache sul recto testimonia la versatilità di Schiele nel campo della grafica, un ambito in cui ha espresso una notevole maestria. La presenza dell’autoritratto sul verso amplifica la complessità interpretativa dell’opera, invitando a una riflessione sui temi dell’identità, dell’autorappresentazione e del rapporto tra l’artista e il soggetto rappresentato. La compresenza del Nudo Femminile Accovacciato sul recto e dell’Autoritratto (Testa), 1914 sul verso suggerisce un dialogo interiore, una sorta di autoriflessione dell’artista attraverso lo sguardo sull’altro.

L’opera si colloca in un periodo di transizione stilistica per Schiele, caratterizzato da un progressivo abbandono delle influenze dello Jugendstil a favore di un linguaggio più personale e incisivo. L’opera si inserisce pienamente nel contesto dell’Espressionismo, con la sua enfasi sull’espressione di emozioni intense e spesso distorte attraverso forme e colori non realistici. La catalogazione come Grafica sottolinea l’importanza del disegno e della linea nell’espressione artistica di Schiele. La giustapposizione del nudo femminile con l’autoritratto invita a un’analisi approfondita dei temi dell’identità e dell’autorappresentazione nell’arte di Schiele, suggerendo una possibile proiezione di sé nella figura femminile o una riflessione sull’identità dell’artista attraverso lo sguardo sull’altro.

La provenienza ben documentata dell’opera, dalla collezione di Heinrich Böhler fino all’acquisizione da parte del Leopold Museum nel 1994, ne attesta il valore storico e culturale. La presenza di importanti riferimenti bibliografici, tra cui opere di Rudolf Leopold e Jane Kallir e cataloghi di mostre, ne conferma l’importanza nella ricerca e nella letteratura su Schiele. Il lascito di quest’opera risiede nella sua capacità di condensare in un unico oggetto artistico una profonda riflessione sull’identità, sull’autorappresentazione e sul rapporto tra l’artista e il soggetto, attraverso un linguaggio espressivo intenso e personale. L’opera, quindi, si manifesta come un’indagine profonda sulla relazione tra l’artista, il soggetto e la rappresentazione.

Specifiche di base
Crediti
 Joe Conta
 Analisi critica delle opere di Egon Schiele
 SchieleArt •  Nudo femminile accovacciato • 



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