DOMANDA – L’importanza dell’opera di Pasolini, secondo Lei, qual è?
RISPOSTA – E questa: secondo me Pasolini è il miglior poeta della seconda metà del ‘900, molto semplice. Poi ha fatto dei film piuttosto belli, alcuni almeno. E poi ha scritto due, tre romanzi ambientati nelle borgate e ha scoperto un ambiente, il che vuol dire sempre molto per un romanziere, è una qualità che sta a indicare una vocazione precisa nel narratore. Pasolini rappresenta un certo momento nella letteratura italiana poco dopo il neorealismo. Ha reagito al neorealismo. Non era un neorealista, io non posso fare discorsi su questo, ma mi pare chiaro.
DOMANDA – Era un rivoluzionario Pasolini?
RISPOSTA – Era un poeta, non era rivoluzionario! Prima di tutto era un marxista di tipo cristiano. I rivoluzionari fanno i politici non fanno i poeti.
L’eredità letteraria di Pasolini
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